In un mese di aprile pieno di convegni e report abbiamo deciso di partecipare ad IT4Fashion di Firenze, attratti da un programma che presentava un interessante punto di incontro fra moda e tecnologia. L'evento si è tenuto nella splendida cornice delle Scuderie Reali - due passi da Piazzale Michelangelo - ed ha visto davvero un ottimo livello di relatori, aziende e soluzioni. L'organizzazione a mio avviso è stata sopra la media: di buone wifi neanche a parlarne (siamo in Italia), mentre il resto è stato curato nei dettagli, dalle cuffie con traduzione simultanea utili per seguire i panel senza rumori, fino all'ottimo catering e i servizi sempre puliti. Entrando nel cuore dell'evento, abbiamo seguito più che altro il filone dedicato al retail, consci dell'ormai strettissimo legame fra negozio fisico e virtuale, noto come multicanalità.
Interessante anche l'aspetto CRM: quando si sente parlare di raccolta dati sul cliente, sia in modalità digitale che analogica, i passi successivi servono proprio a lavorare sulla segmentazione dei profili, per conoscere sempre meglio il proprio cliente e renderlo sempre più partecipe della vita aziendale. Il prodotto è sempre al centro ma non deve diventare un'ossessione comunicativa: un buon engagement - ad esempio - può avvenire anche attraverso newsletter che non parlino solo di prezzi ma raccontino storie e diano informazioni utili. In molti di questi punti ho rivisto la mia storia con alcuni clienti, dai primi pionieristici siti internet in Flash, pieni di table e senza fogli di stile, siamo arrivati a siti di e-commerce (ed info-commerce) pronti a vendere in tutto il mondo. Abbiamo fatto cultura informatica e siamo cresciuti insieme: così avviene fra ottimi partner.
Logistica, e-commerce, retail, 3D sono tutti aspetti fondamentali e spesso collegati per l'azienda fashion di oggi. Alcuni panel secondo me hanno indicato strade obbligate, altri percorsi possibili, altri ancora spunti di riflessione: a giudicare dalla risposta in termini di presenze dell'evento c'è da pensare che anche chi è rimasto indietro abbia capito che è il momento giusto di adeguarsi.
MB
Ecco la Storify della giornata, sotto il primo sole (quasi) estivo di Firenze.
COLMAR - 3D A SERVIZIO DELL'ESTETICA
Prima di tuffarci in retail e logistica, abbiamo seguito un interessante panel tenuto da Laurent Antonioli di Colmar, in cui è stato spiegato come come la prototipazione in 3D sia entrata a far parte della filiera produttiva aziendale non più come un processo tecnico di competenza dei modellisti, ma come strumento in grado di coadiuvare al massimo il lavoro degli stilisti. Estetica pura, come non potrebbe essere altrimenti nella moda: a breve è lecito attendersi che da tutti gli e-commerce spariranno le classiche foto frontali, retro e di dettaglio per lasciare spazio ad un unico configuratore 3D, in cui il prodotto potrà essere visualizzato a 360°. La strada è già indicata in questa direzione dai grossi nomi del commercio elettronico.ORIGINAL MARINES- INFO & E-COMMERCE
Original Marines è stato il primo caso in cui si è parlato del rapporto fra negozio fisico e virtuale e di come l'online - ancora prima che come e-commerce - sia stato inteso dall'azienda come info-commerce, cioè uno strumento utile a veicolare il cliente nel punto vendita fisico. Il relatore Davide Basile, molto brillante, ha ripercorso la storia del brand sottolinenando i passaggi che hanno portato il sito Original Marines da un semplice catalogo in Flash ad uno strumento di engagement e informazione, anche grazie al gaming e programmi fidelity.Interessante anche l'aspetto CRM: quando si sente parlare di raccolta dati sul cliente, sia in modalità digitale che analogica, i passi successivi servono proprio a lavorare sulla segmentazione dei profili, per conoscere sempre meglio il proprio cliente e renderlo sempre più partecipe della vita aziendale. Il prodotto è sempre al centro ma non deve diventare un'ossessione comunicativa: un buon engagement - ad esempio - può avvenire anche attraverso newsletter che non parlino solo di prezzi ma raccontino storie e diano informazioni utili. In molti di questi punti ho rivisto la mia storia con alcuni clienti, dai primi pionieristici siti internet in Flash, pieni di table e senza fogli di stile, siamo arrivati a siti di e-commerce (ed info-commerce) pronti a vendere in tutto il mondo. Abbiamo fatto cultura informatica e siamo cresciuti insieme: così avviene fra ottimi partner.
PINKO - LA LOGISTICA AL CENTRO DELL' E-COMMERCE
La connotazione woldwide dell'e-commerce è stata al centro del panel successivo, che ha visto protagonista Pinko. L' IT Manager Stefano Graffeo ha illustrato il progetto di internazionalizzazione dell'e-commerce chiamandone in causa gli attori principali. Il taglio più importante è stato dato alla logistica: l'importanza della velocità e dell'efficienza delle consegne sono strumenti essenziali quanto un buon prodotto per fidelizzare i clienti di tutto il mondo. Il relatore ha dato risposte plausibili a domande anche un po' scomode, come quella sulla definizione dei prezzi all'estero. Anche qui è facile rilevare come le vendite del canale e-commerce, per quanto importanti in termini di numeri e al centro di progetti di alto livello tecnologico, pesino in realtà in una percentuale bassa rispetto al retail: si tratta di un aspetto che trovo anche sui miei clienti. Già quest'anno Pinko si aspetta un raddoppio del fatturato su questo canale, anche grazie ad una sempre maggiore attenzione sulla'aspetto logistico. La scelta di partner affidabili in questo settore potrebbe fare la differenza per molte aziende nel prossimo futuro.FURLA - IL RETAIL SULLA NUVOLA
Il caso Furla è stato di grande interesse per i suoi aspetti innovativi: il web non come strumento orientato alla vendita e marketing, ma come base infrastrutturale della rete retail. Il relatore Aldo Chiaradia (preparatissimo IT Manager) ha illustrato i vari passaggi che hanno portato un'azienda così strutturata, con monomarca presenti praticamente in tutto il mondo, ad affidarsi totalmente al cloud: un unico server centralizzato la gestione di tutti i negozi. Il cuore dell'azienda è online, tutto in https, niente VPN o simili. E' stata particolarmente illuminante una slide, in cui si mostrava come in questa nuova architettura - simile a un sistema solare - l'ERP non era più il sole al centro dell'azienda, ma uno degli pianeti che ci giravano intorno, insieme fra l'altro a b2c, b2b e retail. Il nuovo sole adesso era diventata l'analisi dei processi e la scelta di uno strumento informatico piuttosto che un altro erano subordinati ad essa: una concezione che dimostra grande elasticità mentale, oltre che un pensiero fuori dai classici schemi.
Tutte le applicazioni di #Furla hanno al centro un'analisi di processi #it4fashion pic.twitter.com/bCZwyk5GJc
— Marco Biancalani (@marcobianca) 24 Aprile 2015
Ovviamente le perplessità del pubblico su una simile gestione non sono mancate, sia a livello di sicurezza che di infrastruttura: che fare se manca la connettività? Un tempo di latenza per fotografare la situazione del negozio in quel momento ed emettere scontrini e scali di quantità certamente esiste e immagino che Furla si sia cautelata in tutti i modi possibili per far sì che questo avvenga in rarissimi casi. Alla fine però sono d'accordo con Chiaradia: i benefici dell'online rispetto alle naturali criticità alla fine sono nettamente superiori: Vuoi mettere ad esempio il fatto di aggiornare tutti i prezzi dei negozi di tutto il mondo con un solo click?MACRON - LOGISTICA E CUSTOMIZZAZIONE
Il panel dedicato a Macron ha visto la presentazione di un'azienda emergente, che fa della personalizzazione con taglio fashion delle mute sportive il suo marchio di fabbrica. Il CIO Gianpio Prencipe ha illustrato la gestione del retail, sottolineando fra l'altro la velocità di approvvigionamento dei monomarca. Anche qui il funzionamento della macchina logistica risulta fondamentale per la sostenibilità di tutto il meccanismo.Logistica, e-commerce, retail, 3D sono tutti aspetti fondamentali e spesso collegati per l'azienda fashion di oggi. Alcuni panel secondo me hanno indicato strade obbligate, altri percorsi possibili, altri ancora spunti di riflessione: a giudicare dalla risposta in termini di presenze dell'evento c'è da pensare che anche chi è rimasto indietro abbia capito che è il momento giusto di adeguarsi.
MB
Ecco la Storify della giornata, sotto il primo sole (quasi) estivo di Firenze.
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